Newsletter Subscriber

Per chiedere l'invio del PDF del foglietto parrocchiale e della newsletter inserisci il tuo nome e la tua e-mail e poi clicca su invio richiesta:

PARROCCHIA SAN NICOLO'

CAMISANO VICENTINO

 

Proponiamo una breve storia della Chiesa di S. Nicolò dalle origini fino ad oggi, curata dall’abate dr. don Giuseppe Rancan in occasione del 250° anniversario della consacrazione della Chiesa

 

Storia della Chiesa Arcipretale di S. Nicolò

 

Le origini. La nostra chiesa nasce nel secolo X come cappella della PIEVE di S Maria fondata nel secolo VI. Fu fondata dai benedettini chiamati a Vicenza dal vescovo per sistemare l'ordinamento delle chiese. I benedettini, partendo dal loro monastero di San Felice in Vicenza, si spinsero lungo il contado organizzando la bonifica agraria. Anche le terre paludivo boscose di Camisano e paesi limitrofi furono bonificate dai benedettini. Rimangono deboli tracce dei benedettini nel titolare della nostra chiesa (S. Nicolò), nei titolari dell'antica chiesa di Rampazzo (i Santi Fermo e Rustico) e nel titolare di Presina (S. Colomba). Ricordiamo che a Venezia c'erano ben 3 monasteri benedettini dedicati a S Nicolò: della Cavana, del Lido (anno 1053) e della Torre di Murano.

S Nicolò nacque a Patara in Licia, oggi Turchia, provincia romana verso la metà del 3° secolo d.C. e fu vescovo di Myra, oggi Demre. Nel maggio del 1087 i marinai di Bari trafugarono le ossa di S. Nicolò portandole a Bari dove divennero subito reliquie e fu proclamato patrono della città essendo papa Urbano II.

S. Nicolò è titolare di 7 parrocchie nel vicentino e di alcune cappelle della nostra Cattedrale a Vicenza. In Germania è conosciuto come SANTA CLAUS. Passando i secoli Camisano si sviluppa verso nord-est: via Badia-Torrossa-Vanzo e allora la cappella di S Nicolò viene ampliata nei sec XII-XV ma è sempre officiata dai sacerdoti della Pieve di S Maria di Camisano.

 

Cambio storico. Nel 1540, "per commodo di popolo" le parti si invertono; ora S. Nicolò diventa la sede della Pieve mentreS. Maria diventa cappella dipendente da S. Nicolò. Il passaggio non fu indolore. La matrice e parrocchiale chiesa diS. Maria pretendeva che fossero rispettate le sue prerogative, stabilite dalla Curia di Vicenza, e cioè che l'arciprete di S Nicolò si portasse a celebrare aS. Maria nelle grandi festività dell'anno.

I contrasti tra S. Nicolò, ora chiesa principale, eS. Maria, ora succursale, furono composti dal vescovo di Padova nobiluomo Ottaviano Garzadore con sentenza datata 22 novembre 1633.

Nel 1636 la comunità di Camisano fu scomunicata perché non pagava le decime alla Santa Sede; fu assolta eseguendo la pena stabilita (digiuno nei giorni stabiliti, confessione, comunione ed elemosina per i poveri). Nel 1777 il conte Capra diS. Mariasfida l'abate scrivendo al vescovo per ottenere di custodire il SS. Sacramento nella chiesa di S. Maria.

Il lauto beneficio di San Nicolò e Santa Maria era formato dalle decime, dal quartese e dai fitti o livelli. Nel 1630 i contribuenti erano: i nobili veneziani proprietariin Camisanocome i Cavalli e i Grimani, i nobili vicentini come i Capra, i Thiene, i Porto, i Ghellini, i Garzadore e i Colombina.

I titolari del beneficio non erano i parroci di Camisano ma nobili veneziani, i padroni del territorio veneto, come i Morosini e i Contarini nel 1500, e i Dolfini nel 1600. Il titolo di abate appare per la prima volta nel 1598 essendo arcipretedon AgostinoSereghetti.

Dalle visite pastorali sappiamo che nel 1561 S. Nicolò è officiata dall'arciprete Luigi Giareno e da due cappellani per una popolazione di 600 anime da comunione cioè sopra i 14 anni.

Il comune provvede alla lampada del Santissimo. Il tabernacolo era di legno.

Nel 1582 il vescovo ordinò di erigere un muro lungo la chiesa per separare gli uomini dalle donne.

Nel 1608 ci sono anime da comunione 1000, intutto 1600. Fiorenti furono due confraternite a San Nicolò: quella del SS. Sacramento e della Madonna del Carmine eretta con decreto datum Romae 12 ottobre 1658.

Nel 1700 aumenta la popolazione e si pensa di ampliare la chiesa di S Nicolò.

 

ANNO 1752. La solenne consacrazione della chiesa di San Nicolò dopo circa 15 anni di lavori per 1'ampliamento: fu allargata, alzata, allungata dalle attuali porte laterali fino in fondo. Fu consacrata dal vescovo Antonio Marino Priuli nella 4a domenica di settembre 1752 essendo abate Cesare Manzuchi. Nel 1870 l'abate dr. Luigi Zamperetti sistema gli altari laterali e provvede ai 2 quadri sulle pareti del presbiterio, opera di un certo Pittaco di Belluno. La pala sopra l'altare maggiore è del pittore vicentino De Pieri (1740). Nel 1913 l'abate Giuseppe Girardi provvide agli intonaci interni ed esterni con una spesa di £ 12.500. Il 4 maggio 1921 alle ore 19 un fulmine bruciò il campanile eretto nel 1780: bruciò la cuspide, in legno coperto di rame fatta costruire dall'abate Zamperetti nel 1858, riducendo al silenzio le 3 vecchie campane. L'abate Girardi, 1'8 ottobre 1923, fece benedire dal vescovo Rodolfi le 6 nuove campane e la nuova cuspide in cemento e pietra: fu una grande festa. Spesa per le 6 campane del peso complessivo di kg 6.169 fuse a Verona dalla ditta Luigi Cavadini £ 45.000, mentre la cuspide £ 25.000. Anno 1927: 8 grandi vetrate della chiesa opera per il ferro di Gildo Ferracina di Camisano come la grande croce sul campanile e i vetri colorati legati in piombo ditta Sandon di Vicenza: spesa totale £9.000. Anno 1929: nuovo organo liturgico della ditta Zarantonello di Cornedo Vicentino, benedetto dal vescovo Rodolfi e collaudato dal maestro Oreste Ravanello il 17 agosto. Ha 24 registri. Spesa £67.000. Costruita la cantoria e il magnifico portale in noce opera della ditta Costantini di Rampazzo per una spesa di £ 254.000.

Anni 1974-75: l'abate Biagio Dalla Pozza fa restaurare la chiesa conla ditta Piccoli Antonio.Nel 1979 poste sulla facciata della chiesa le statue di S. Nicola eS. Danieleopera dello scultore Canton Felice. Anno 1985: restaurato il campanile, mentre nel 1986 i nuovi intonaci esterni alla chiesa per una spesa di 130 milioni: ditta Bareato. Anno 2001: bonificati e deumidificati i basamenti della chiesa per una spesa di 43 milioni alle ditte De Rossi di Gaianigo e Canton Abele di Camisano. Anno 2002: nuovo impianto elettrico, ditta Gonzato di Camisano, per una spesa di 85 milioni. Nuova tinteggiatura con filo d'oro, ditta Levato di Sovizzo, per una spesa di circa 187 milioni, in occasione del 250° anniversario della consacrazione. Il popolo di Camisano festeggia gli indovinati restauri della sua chiesa di S. Nicolò domenica 23 febbraio dell'anno 2003.

L'abate dr. don Giuseppe Rancan

 

 




Powered by Joomla!®. Designed by: joomla 1.7 templates hosting Valid XHTML and CSS.