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PARROCCHIA DI SANTA MARIA

CASA DI RISPOSO "SERSE PANIZZONI"

 

Lasciti improntati alla generosità e alla carità tradotti nelle opere di assistenza, affondano le loro radici, come afferma mons. Ermenegildo Reato in La Carità a Vicenza (v. bibliografia) ‘nell’ humus del messaggio cristiano, nel codice evangelico della carità che per i credenti è l’unico metro per valutare l’autenticità dell’agire cristiano’. Ed è grazie ad un lascito di un uomo di fede, Oreste Panizzoni, che Santa Maria ha la sua casa di riposo. Costui era proprietario di alcuni terreni e rustici della zona; nato a Mossano nel 1869, di professione commerciante ortofrutticolo si trasferì a Camisano nel 1929 riunendosi a un fratello e a una sorella che già abitavano qui. Morì nel 1946 nominando ‘erede universale della sua sostanza’ il Comune di Camisano Vicentino, perché venisse realizzata una struttura destinata a ‘un numero imprecisato di vecchi e poveri ammalati del Comune...da situare nella frazione di Santa Maria’. Il primo edificio costruito, è stato inizialmente adibito a vari usi, tra i quali le scuole di avviamento professionale. Negli anni, grazie all’impegno delle Amministrazioni dell’ente che si sono succedute, la volontà del Panizzoni è stata pienamente realizzata.    La casa di riposo aprì le porte il 1° ottobre 1977 al suo primo ospite che fu lo scultore cieco Rino Verdi che vi rimase vent’anni fino alla morte. Poi affluirono cinquanta ospiti autosufficienti, 15 uomini, 35 donne, fra le quali Giovannina Stella di 97 anni ed Elisa De Solghe e Caterina Pesavento, entrambe novantenni. L’inaugurazione ufficiale avvenne domenica 8 ottobre 1978. Presenti tre suore delle Poverelle, chiamate a svolgere opera infermieristica oltre a dare conforto religioso agli ospiti, un compito che hanno svolto con amore e passione, nel migliore dei modi. I nomi delle suore: Fiorentina, Eliselia, Flores, che conosceremo più avanti.     Nel 1986 ci fu l’ampliamento edilizio dell’istituto e l’inaugurazione a lavori eseguiti avvenne nella ricorrenza del primo centenario della morte del beato Luigi Palazzolo (1886) fonfatore della loro congregazione e così le tre suore delle Poverelle ricordarono nel migliore dei modi questa ricorrenza.      Fu un giorno di grande festa con la S. Messa celebrata all’aperto, la presenza del consiglio di amministrazione, la banda musicale e moltissima gente. Nell’occasione fu regalato alle Suore un piccolo tabernacolo con Gesù Eucaristico che troverà posto nell’erigenda cappella. Il primo presidente della casa di riposo fu Antonio Bortolaso, seguì il dottor Giambattista Nicoli che vi rimase fino al 1980 quando fu eletto sindaco. Lo sostituì il suo vice Mario Serman per qualche mese nell’attesa della nomina di Tiziano Rigoni. Nel 1985 fu nominato Paolo Brusarosco, che in occasione dell’ultimo ampliamento fece costruire anche una Cappellina. Dal 1994 la presiedette Bruno Fanin; oggi (2005)  il presidente è Alessandro De Luca. Dal 1995 le suore non prestano più servizio infermieristico ma sono rimaste volontariamente vicine ai loro cari ospiti per il conforto religioso. La casa ‘Panizzoni, è diventata un punto di riferimento essenziale per Santa Maria e spesso a comunità si stringe attorno ai suoi anziani nella casa di riposo, che secondo mons. Domenico Piccoli sarebbe più giusto chiamare casa di pazienza e sofferenza. Oltre alle suore vi sono giovani, volontari e gruppi caritativi che fanno loro visita e rallegrano l’ambiente con canti e giochi; per i non autosufficienti l’assistenza è massima. La parte spirituale, oltre che dalle suore è curata da sacerdoti emeriti (si celebra la messa a giorni alterni) e il conforto e la presenza di Gesù sono sempre assicurati. Per questo suor Flores, l’attuale superiora, dice che il più gradito ospite è Gesù Eucaristico. La casa di riposo è stata spesso visitata dal vescovo. Lunedì 12 Luglio 2000, fu presente mons. Pietro Nonis che tornava a Santa Maria, alla fine della visita pastorale durata sei anni ed iniziata proprio qui e conclusa a Valdagno. Anche mons. Cesare Nosiglia, solo dopo qualche mese dal suo arrivo a Vicenza, visitò la casa di riposo (marzo 2004).